La polimialgia reumatica è una cosiddetta vasculite delle grandi arterie, caratterizzata istologicamente da un infiltrato di cellule mononucleate nella parete dell’arteria (tipicamente dell’arteria temporale). È una malattia che si manifesta oltre i 50 anni di età, soprattutto tra i 70 e gli 80 anni, colpisce più frequentemente le donne.
Le principali caratteristiche cliniche della malattia sono dolore ai cingoli superiore (spalle, braccia) e inferiore (bacino, anche, cosce), che determina impotenza funzionale: un segno tipico è non riuscire a pettinarsi o salire e soprattutto scendere le scale, cefalea, innalzamento degli indici infiammatori, particolarmente della VES, ottima risposta al cortisone anche a basse dosi; un sintomo meno frequente ma caratteristico è la claudicatio mandibolare, cioè la stanchezza sino ai crampi dei muscoli masticatori durante la masticazione, a causa del ridotto afflusso di sangue ai muscoli interessati, dovuto alla riduzione di calibro delle arterie infiammate.
Per la diagnosi è importante un’attenta anamnesi, l’esame obiettivo, che potrà mostrare alterazione di consistenza e pulsatilità delle arterie temporali, l’esecuzione degli esami di laboratorio, in particolare degli indici infiammatori, gli autoanticorpi sono assenti. In caso di dubbio la biopsia di un frammento di arteria temporale sarà risolutiva.
L’arterite di Horton è una forma assai simile di malattia, ove prevalgono però i sintomi vascolari, in particolare la possibilità di coinvolgimento dell’arteria retinica con conseguente cecità di un occhio, la vasculite cerebrale, l’aneurisma aortico.
Se diagnosticate in tempo, la terapia, principalmente costituita da cortisone e immunosoppressori, è quasi sempre in grado di controllare queste malattie e impedire le complicanze peggiori.